Ministri straordinari della Comunione
Perché sia facilitata la possibilità di accostare alla Santa Comunione un numero più grande possibile di infermi, o di altri fedeli impossibilitati, la Sacra Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti con l’istruzione Immensae caritatis del 29 gennaio 1973, ha dato facoltà ai Vescovi di scegliere e istituire, qualora lo ritengano opportuno, persone esemplari nella vita di fede, debitamente preparate e istruite come ministri straordinari della Comunione affinché svolgano questo servizio in aiuto ai presbiteri.
L’istruzione, a riguardo di questo particolare caso, dice: “L’Eucarestia, questo dono cosi ineffabile, anzi il massimo di tutti doni, lasciato da Cristo Signore alla Chiesa sua Sposa come segno e testamento del suo immenso amore, è un mistero così grande che esige una conoscenza sempre più approfondita e una partecipazione sempre più viva alla sua sacramentale efficacia della salvezza”. Dice ancora: “Ora, perché non restino privi dell’aiuto e del conforto di questo Sacramento i fedeli che, in stato di grazia e animati da buone disposizioni, desiderano partecipare al banchetto eucaristico, il Sommo Pontefice ha ritenuto opportuno costituire dei ministri straordinari, che possano comunicare sé stessi e altri fedeli”.
Nella nostra parrocchia, dopo tanti anni in cui le Suore Domenicane della Beata Imelda hanno contribuito con il loro servizio a distribuire la comunione durante le Sante Messe e a portare la Comunione agli ammalati, attualmente abbiamo due persone laiche come ministri straordinari della Comunione, istituiti rispettivamente il 10 giugno 2018 e il 16 Febbraio 2020.
NB: i familiari di persone anziane o malate che nutrono il desiderio di ricevere la Santa Comunione a casa propria, possono avvisare personalmente don Alberto, il parroco.
Attualmente i malati e gli anziani che don Alberto e i ministri straordinari della Comunione visitano periodicamente sono circa una trentina.
La Santa Comunione viene portata agli ammalati e agli anziani il primo venerdì del mese, completando le visite – se necessario – anche il sabato e la domenica seguenti…